Arc en Cimes : I Cento Passi stradali più alti dell’Arco Alpino

Rédigé par Enrico Alberini

Presentazione

Questa randonné permanente del Club des Cent Cols vi farà scoprire i 103 più alti passi stradali (asfaltati) dell’Arco Alpino, di cui 81 sono a più di 2 000 metri e 22 sono tra i 1 900 e 2 000 mètres.

Questi passi fari sono accompagnati da due dozzine di passi più bassi – ma spesso altrettanto meritevoli – che costellano la strada tra i giganti. Tutti i passi sono asfaltati, salvo due che sono a meno di 90 metri dalla strada.

Dislivello minimo: 115 500 m; Distanza minima: 5 000 km.

Tracciata da Mario Labelle (Cent Cols n° 4889).

Percorso:

Profilo

Punti di controllo

Alloggi

Modulo d’iscrizione

TEMA

Il Club des Cent Cols, fondato nel 1972, affiliato alla Federazione Francese di Cicloturismo al N°6384, vi propone questa Randonné Permanente basata su un tema semplice: « Cento passi ».

Cento (quattro) passi, vi permettono sia di entrare in pompa magna nella Confraternita, sia di progredire « nell’Albo d’Onore» della Confraternita, facendo il pieno di  “2 000”,  in ogni modo vi farà scoprire o riscoprire tutte le regioni di questa magnifica catena delle Alpi.

I cento passi principali passi delle Alpi, situati in quattro paesi, l’Austria, la Francia, l’Italia e la Svizzera.

Evidentemente questa randonné comporta un dislivello dipendente dai passi che  si devono valicare: più di 115 500 metri di dislivello. Tuttavia ciò che può essere meno atteso è che la distanza prevista non è indifferente. In effetti, la densità di questi grandi passi è piuttosto scarsa rispetto ad alcuni terreni di caccia come l’Aude, la Drôme o la Corsica. E’ quindi solo dopo oltre 5000 km che raggiungerete la linea d’arrivo, con una media di 48 chilometri pedalati per passo.

Particolarità

Andate-ritorno

Per evitare d’allungare un percorso già molto lungo, abbiamo deciso, con rammarico, di proporre alcuni passi in andata e ritorno, nonostante che siano serviti sui due versanti da una strada asfaltata. 16 passi in questo caso, in particolare l’Iseran, la Lombarda, il Sempione, la Bielerhöhe e numerosi passi nei Grigioni. I puristi sono liberi di fare questi passi sui due versanti se lo desiderano!

PREFERENZA PER LE STAGIONI

Come tutte le  randonné permanenti del Club des Cent Cols, “Arc en Cimes” può essere realizzata senza limite di tempo e in tanti viaggi quanti ne desidera il partecipante. Tuttavia le strade dei passi d’alta quota sono aperte solo per una stagione breve, che in generale va da metà giugno alla fine di settembre a seconda della latitudine, l’esposizione al sole e il rigore dell’inverno precedente.

Anche se questa randonné possa facilmente farsi con un solo viaggio durante la stagione d’apertura dei passi, consigliamo di completarla almeno in due anni. Il motivo è legato al traffico estivo.  In effetti, da metà luglio a metà agosto, la maggior parte di questi passi diventano delle vere attrazioni turistiche, molto frequentate dai motociclisti. Non solo le strade sono ingolfate, ma sono anche molto rumorose e quindi poco accoglienti. Se ci tenete a completarla in un solo anno, vi consigliamo quindi di farlo in due viaggi separati:  15 giugno 15 luglio, poi dal primo al 30 settembre.

Alloggi

L’estensione del territorio coperto da questa randonné non ci permette di dare un elenco esaustivo di alloggi. Ci limitiamo quindi,  a fornire gli indirizzi internet di organismi che propongono degli alloggi o che forniscono delle informazioni su questo argomento, come gli uffici del turismo, sindacati d’iniziativa, associazioni di albergatori, etc.

Esistono dei siti nazionali e regionali per ognuno dei quattro paesi interessati da questa randonné. In generale, i siti regionali forniscono maggiori dettagli che i siti nazionali. L’elenco dei siti regionali non è esaustivo.

Da sottolineare che le informazioni possono essere datate, e che avete interesse a verificare direttamente con gli alloggi coinvolti, la validità delle prestazioni, soprattutto con riferimento ai prezzi.

Vi ringraziamo di segnalare al responsabile ogni sito web che non funzionasse.

Controlli

La randonné, che è proposta segue l’arco alpino da sud-ovest a nord-est, comincia a Nizza e termina a Salisburgo. Essa è divisa in 7 sezioni, ciascuna (salvo la prima e l’ultima) che inizia e finisce su un passo. Per ogni sezione, questa tabella fornisce due elenchi di 6 posti di controllo, su ogni lista, dovrete farvi timbrare i vostri fogli di viaggio in uno di questi 6 posti di controllo, a vostra scelta.  Sono quindi richiesti due controlli per ogni sezione, totalizzando i quattordici timbri necessari per completare le 7 sezioni della randonné.

Ecco l’elenco delle sezioni i cui numeri sono da riportare sui fogli di viaggio (da notare: sono necessari due fogli di viaggio per collezionare 14 timbri).

  1. Nizza – Col de Larche (385 km, 9 passi, 10 365 m di dislivello; punto culminante: Col de la Bonette). Dopo un tuffo simbolico nell’acqua della Baia des Anges, debuttate nella grande avventura con questa prima sezione che copre la parte più meridionale delle Alpi e che è esclusivamente in Francia nel dipartimento delle Alpi Marittime e delle Alpi dell’Alta Provenza. Vi si accede dalla valle della Tinée, e vi si scoprono i passi che si trovano intorno alla valle dell’Ubaye. Possibilità di anello a partire da Barcelonnette.
  2. Col de Larche – Col del Mt. Cenis (535 km, 17 passi, 25 710 m di dislivello: punto culminante: Col Agnello). Con questa prima incursione in Italia, scopriremo presto una delle regioni più selvagge e meno turistiche della randonné. Questa zona si trova interamente nella provincia di Cuneo e comprende le valli dell’Arma, della Maira, e della Varaita, e comporta uno dei rari segmenti a forte intensità di passi, con 4 passi in meno di 4 km. Il rientro in Francia si fa dal colle Agnello; dopo il Queyras si arriva infine a Briançon, base utile per l’ascensione dei passi viciniori. Secondo ingresso in Italia, questa volta attraverso il passaggio del Sestriere, stazione olimpica del 2006, così come dal Colle delle Finestre, asfaltato sul suo versante sud per Giro del 2005. I coraggiosi scenderanno per la strada sterrata verso Susa, li puristi dell’asfalto  dovranno raggiungere Susa da un ritorno indietro di 85 km che inevitabilmente ripasserà per Sestriere. Si rientra in Francia per il lungo col du Mont-Cenis.
  3. Col du Mt. Cenis – Passo del Gran San Bernardo (900 km, 16 passi, 20 730 m di dislivello; punto culminante: Col de l’Iseran). Si entra immediatamente nel vivo del soggetto con il passo più alto di tutta la randonné, il col de l’Iseran, fatto in andata-ritorno dal versante sud. Di valle in valle seguimao l’Arc, poi il Romanche e l’Olle, riattraversiamo l’Arc, rimontiamo l’Isère, sfocieremo in Alta Savoia al col de Joly, e presto è l’addio alla Francia per il Piccolo San Bernardo. D’Aosta, bisognerà fare 150 km prima di raggiungere il Colle del Nivolet, uno dei più spettacolari del viaggio. Questo passo, situato nella provincia di Torino a 11 km dal Col dell’Iseran in linea retta, non è accessibile per la strada se non con un lungo giro che attraversa l’intera Valle d’Aosta, e rimonta la Valle di Locana. Con i 150 km del ritorno, questo è alla lunga il percorso meno  “conveniente” del viaggio! Ma presto noi saremo in Svizzera…
  4. Passo del Gran San Bernardo – Passo Spluga (1 030 km, 18 passi, 23 290 m di dislivello; punto culminante: Furkapass). Prima di tutto è il Valais, dove si lascia per l’ultima volta la lingua francese passando dal “Valais” al “Wallis”, e in seguito fino ai piedi dei grandi anelli di passi della Svizzera centrale, frontalieri dei cantoni del Valais, di Berna, dei Grigioni e del Ticino. Serbatoio d’acqua della Svizzera, questi passi vedono colare i primi ruscelli verso tre mari, con il Rodano (Mediterraneo), il Reno (Mar del Nord) e il Ticino (Adriatico). Una ultima spinta verso ovest per racimolare qualche passo sparso nell’Oberland bernese prima di spingersi risolutamente verso il sud-est. Cantone trilingue, i Grigioni ci accolgono in Romancio,  poi in Italiano e infine in Germania, prima dell’inevitabile ritorno in Italia per il passo Spluga.
  5. Splügenpass – Timmelsjoch (1 115 km, 19 cols, 23 880 m de dénivellation; point culminant : Passo dello Stelvio). La descente du Passo dello Spluga est l’une des plus intéressantes du point de vue génie civil, avec ses nombreux tunnels, ponts, paravalanches et ouvrages d’art (y compris une épingle à cheveu dans un tunnel). Cette section nous fait d’abord découvrir les cols du sud des Alpes italiennes dans les provinces de Sondrio et de Brescia, région parsemée de nombreux et célèbres lacs. En remontant vers le nord nous attaquons maintenant le mythique Gavia avant de descendre sur Tirano et de terminer la Suisse avec l’ascension de tous les cols de l’Engadine. De retour en Italie, nous nous trouvons maintenant dans la province de Bolzano, le “Südtirol” des Autrichiens, qui nous offre le joyau de sa couronne, le Stelvio. Nous sommes maintenant prêts à pénétrer dans notre quatrième pays alpin, l’Autriche. Deux cols en aller-retour, la Bielerhöhe, puis le Kühtaisattel, porte de l’Ötztal. Nous remontons enfin cette vallée de l’Ötztaler Ache jusqu’au Timmelsjoch (Passo Rombo), où nous retrouvons l’Italie.
  6. Timmelsjoch – Passo di Stalle (615 km, 19 cols, 16 890 m de dénivellation; point culminant : Forcella Longeres). Cette dernière section d’Italie est consacrée aux Dolomites et se situe dans les provinces de Bolzano, de Trento et de Belluno. Terrain de jeu des alpinistes, des parapentistes tout autant que des cyclistes, les Dolomites vous enchanteront par leurs paysages féeriques, et grandioses. C’est un festin pour les yeux, et votre vitesse moyenne souffrira d’autant plus que vous ne pourrez pas vous empêcher de vous arrêter pour prendre d’innombrables photos… Et c’est par ces magnifiques paysages que nous quittons maintenant, par un petit chemin à sens unique alternatif, cette magnifique Italie, si fertile en cols. Il ne nous reste donc plus qu’à terminer l’Autriche. A noter deux possibilités de boucles.
  7. Passo di Stalle – Salzbourg (455 km, 5 cols, 4 815 m de dénivellation; point culminant : Hochtor). De la frontière italienne, il faudra 180 km vers l’est pour chercher les deux prochains cols, situés sur la route touristique de Nockalm, à l’est de la Carinthie. Au Schiestelscharte, col le plus oriental de la randonnée, nous sommes plus à l’est que Berlin, presque à la longitude de Prague. Ces deux cols de Carinthie peuvent aisément se faire en boucle à partir de Spittal ou de Möllbrücke. A Heiligenblut commence la longue route à péage au nom tout aussi long, la Großglocknerhochalpenstraße. Cette magnifique route, au coeur du massif du Großglockner, fait passer de l’Etat (Bundesland) de Carinthie à celui de Salzbourg, et sera témoin de votre passage de l’ultime col du voyage, le Fuscher Törl. Plus que 120 km et vous serez à la maison natale de Mozart.

Principaux cols

(Vous pouvez localiser tous les cols de la randonnee sur Google Earth)

  • Col de l’Iseran
  • Passo dello Stelvio
  • Col Agnel
  • Col de la Bonette
  • Col du Galibier
  • Passo di Gavia
  • Hochtor (Großglockner)
  • Col de la Lombarde
  • Fuscher Törl
  • Colle del Nivolet
  • Colle dei Morti (Fauniera)
  • Col du Grand St.Bernard
  • Timmelsjoch / Passo Rombo
  • Forcella Longeres
  • Nufenenpass
  • Furkapass
  • Berninapass
  • Fluelapass …

Sites BCN et BPF sur le parcours

La majorité du parcours se trouvant hors de France, les seuls sites BPF/BCN sont les suivants:

  • Col de la Cayolle (04)
  • Col d’Allos (04)
  • St.Etienne-de-Tinée (06)
  • Col d’Izoard (05)
  • Col du Lautaret (05)
  • Col du Glandon (73)
  • Col de l’Iseran (73)

Règle du jeu des randonnées permanentes

Tout participant à cette randonnée permanente s’engage à respecter la règle du jeu la régissant.

Pour plus d’information

S’adresser au Responsable des randonnées permanentes

Jean-Marc CLEMENT
10 rue de Normandie
31120 Portet sur Garonne
FRANCE

Tél : +33 (0)5 61 76 30 12
E-mail : randos@centcols.org

Attention : Selon l’âge et la version de votre carnet de route, le nom et l’adresse du responsable peuvent être incorrects. Veuillez envoyer vos cartes de route à homologuer ainsi que vos cartes postales et vos récits de voyage uniquement à Jean-Marc Clément à l’adresse ci-dessus (donc ne pas écrire à Roger Colombo, Bernard Pommel, Jean-Marc Lefèvre ou Roland Grimaud †).