Il partenariato tra il Club des Cent Cols e la federazione spagnola di cicloturismo
Il Club des Cent Cols annovera tra le sue fila molti soci francesi, svizzeri e belgi, il che si spiega con la genesi del club e con il fatto che fino a poco tempo fa era molto francofono. Ma questo non ha impedito ad altri ciclisti provenienti da Paesi non francofoni di unirsi a noi nel corso del tempo. Oggi il club conta membri di 15 nazionalità diverse. Anche il Presidente del Club des Cent cols, eletto nel 2021, è italiano, facendo parte di un gruppo di 85 connazionali.
La Spagna è il Paese con il maggior numero di passi al mondo (18.000). Allora perché non abbiamo mai superato il numero di 2 soci spagnoli nello stesso anno?
Approfittando della vacanza estiva che il Club dei Cento Passi organizza ogni anno, che nel 2022 è stata organizzata nei Paesi Baschi, si è svolto un incontro al valico di frontiera di Lizarrietta. (FR-64-0441 o ES-NA-0442a) tra José-Luis Junquera, presidente della FECT e Bernard Giraudeau, responsabile della comunicazione del CCC.
Questo primo incontro ha portato alla firma di un accordo di “Club Collaboratore internazionale” presso la FECT dalla fine del 2022.
L’intenzione comune di questo accordo è che entrambe le parti si facciano conoscano meglio.
Per i membri spagnoli della FECT che amano collezionare i passi di montagna, conoscere le attività del Club des Cent Cols, il “catalogo dei passi spagnoli”, più in generale il catalogo mondiale dei passi, e le due escursioni permanenti del club tracciate in Spagna, l’Ultreia, da Barcellona a Santiago de Compostela e la Divisoria, lungo lo spartiacque atlantico-mediterraneo da St-Jean-Pied-de-Port (Francia) a Gibilterra.
A tal fine, il Club des Cent Cols fornisce all FECT tutti gli elementi necessari per condividere la passione per il ciclismo in montagna.
Per i membri del Club des Cent Cols, che viaggiano già da tempo attraverso la Spagna per la sua ricchezza di passi, l’idea è quella di far conoscere le specificità ciclistiche della FECT, come, per esempio, il « Radiales Ibericas »